Questo è il dubbio che mi attanaglia da giorni e giorni, cioè dal primo post del Dall'Olio col nuovo nickname. Deliri vacanzieri che mi sono perso? aggiornatemi, vi prego..i granelli dell'ignoranza del significato di questo nuovo soprannome mi sono fastidiosi come reali granelli sullo scroto, rimasti lì dopo una giornata al mare, e che ti impongono di essere carezzati.
Scusate, ho detto scroto: l'aulicità verbosa di questo blog forse non lo consente, ma tant'è, sono il Monella, questo e altro mi è concesso.
Nel mio inverno d'altopiano, mi aggiorno costantemente sulle vostre mosse sbirciando i vostri profili facebook, i vostri commenti sul forum, chiedendo di voi ad altri: sono come Quasimodo, il gobbo, che dall'alto della sua torre, algida nella sua imponenza come l'inverno australe, spia i personaggi delle storie che si svolgono laggiù, inarrivabili, e che a volte vorrebbe poter vivere più da vicino. Tale lirismo melenso e gratuito è dovuto ad una fredda domenica piovosa e uggiosa, passata a preparare una presentazione su melense poesie di Keats e folli deliri di Shelley. Ebbene sì, sono tornato alle superiori. Per fortuna, alle superiori (ahimè, altri tempi) non conoscevo la potenza distrattiva di facebook.
Ho passato l'infanzia a leggere.... (tullio, so che solo tu puoi cogliere la citazione)
Qui le mie coinquiline californiane e un'altra californiana, Lynna, la coachsurfer (ebbene sì, anche qui è arrivato il coachsurfin', ed è una figata!) ordinano la pizza da pyzzaHut, alle 6 del pomeriggio. Dannati americani, appena si annoiano è la fine: iniziano a saccheggiare il frigo e hanno sempre in bocca qualcosa da mangiare. E non si annoiano solo quando dormono.
Il cinese, tanto per continuare con gli stereotipi (o meglio, hongkongolese), vive da represso in camera sua da un mese, studia studia studia, mangia in camera e voci di corridoio dicono che ogni tanto alle 3 del mattino si faccia la doccia o faccia il bucato. Nessuno però lo ha mai visto stendere dei panni. Il brainwashing del governo cinese tiene in schiavitù i suoi sudditi perfino oltreoceano. Contraddizioni di una superpotenza. La massa corre, il singolo giace nell'apatia.
La primavera arriva, signori.
Ho ricevuto ieri l'altro "I giorni del carpaccio" e, appena ho un po' di tempo libero, me lo divoro. Spero sia meglio del libro del Diseppi (scherzo dise...............................o forse no................)
Per Marco: da come descrivi Berkley, deve essere spettacolare! ma voglio andare piuttosto a trovare salla, che vive nel reame incantato di Ormonelandia, where the grass is green and the girls are pretty.
Ieri ho sentito Carla, carica per la partenza, e qualche giorno fa il TUGNOLI (invito tutti a usare questa nuova crasi...spero che la mia capacità profetica per i nuovi soprannomi non venga biasimata come quella del diseppi, che coniò perle del calibro di "SerGhei" in quel di Roma), il tugnoli, dicevo, mi ha aggiornato su quanto è bello essere nella merda fino al collo, ribadendo l'asserzione in questo lungo e straziante post che mi precede.
Coraggio Tullio, sta arrivando l'Epitomatore a farti compagnia nel caldo agosto bolognese. Arrivano i vostri...per quanto mi riguarda, aspettatemi ancora un anno, non divertitevi e rimanete congelati nella stessa situazione umana in cui vi ho lasciati. Arriverò anch'io, un giorno. E allora sì che le lamentele si innalzeranno alte nel cielo. Sicilia=useless complain.
Da ultimo, vi aggiorno sulla mia situazione lavorativa: schiavo presso il casinò di Canberra, non ho ottenuto un lavoro come barista nella cioccolateria più lussuosa di Canberra perchè mi sono presentato all'intervista con la barba incolta, jeans spieghazzati, ho definito SHIT lo shortBlack australiano durante un colloquio formale e ho insistito sull'importanza della velocità nella preparazione di un caffè (vedi la mia passata esperienza in autogrill) a scapito della qualità. ovviamente, la qualità lì contava, eccome. I made a foul of myself. Frase che ha lo stesso significato di: mi sono fottuto con le mie stesse mani. Appena ho provato a dare una traduzione letterale, in birreria davanti agli amici, di quest'ultima perla, dicendo: I fucked myself with my own hands, è calato il gelo.
Forchette che cadono, boccali di birra che si paralizzano a mezz'aria tra la bocca e il tavolo.
"Lillo, you are talking of....masturbation?!"
Esportiamo il made in Italy, signori. Come insegna Elo.
BAci