visto che nessuno si è ancora preso la briga di farlo, breve sunto della festa diseppica agli amici che ci ascoltano da oltreoceano. no, carletta, tu no. non sei partita davvero, la spagna fa così provinciale rispetto agli altri continenti.
si è bevuto troppo, e io in memoria del monella ho vomitato, ma il giorno dopo, alla prima cucchiaiata di cereali. dise aveva già gettato alle 10 e un quarto della sera, per ricominciare a bere da bicchieri che poi passava all'ignaro (e grato) biondo quando doveva spupazzarsi le sue donnine. ma quante sono? la sullivana beveva, e poi beveva, e beveva ancora. poi mi ha cacciato la lingua in un orecchio e io per buona educazione potrei aver fatto altrettanto.
epi mi ha dato della checca quando ho rifiutato di farmi la sua costumista, che forse è un uomo. sto meditando vendetta.
poi altro alcol, seba che pare esista ancora, gli storici al peggio delle loro condizioni, savo che balla seminudo, e alessandra così cotta da chiedermi... cos'è che m'ha chiesto? sarebbe stata la conclusione perfetta. ma non ricordo, non ricordo.
mercoledì 29 ottobre 2008
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2 commenti:
non vi avevo detto di non fare feste quando non ci sono?
maledetti.........
prodotto lordo vendibile + reimpieghi foraggeri + quote d'ammortamento per mietitrebbia e trattrice + composizione del letame - DISEPPI =
perno triste
ecco ecco, ricordo cos'ha detto l'ale:
tullio tullio panico prima il rum o prima la pera?
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